Mountain Bike: Passione e Salute

Mountain Bike: Passione e Salute

28 Giugno 2015 0 di Pasquale Nicolardi

Eccomi qui, a circa un anno dal mio inizio.

Era giugno 2014 e raggiungevo la consapevolezza che non potevo continuare a trascurare il mio corpo e soprattutto la mia salute. Quindi mi decidevo a recarmi da un nutrizionista, dove constatavo i miei 99,4kg, ero depresso, comunque sia, un bel respiro e si comincia questo percorso.

Arriviamo a fine agosto 2014 e in 3 mesi ho perso circa 6kg, un buon risultato, ma c’è ancora tanta strada da fare, e il percorso è tortuoso. E’ a questo punto che decido che oltre ad una corretta alimentazione, devo associare un po’ di esercizio fisico, quindi inizio a vagliare varie discipline sportive compatibili con il mio quotidiano e soprattutto che non mi annoia, anche perché non facevo sport da più di 15 anni.

Il 6 settembre vado al Decathlon con l’intenzione di prendere una Mountain Bike e dopo molti dubbi, da neofita prendo l’unica 29er disponibile, la RockRider Big 8, non è il massimo, ma per iniziare va benissimo.

Da questo momento c’è una svolta, MI PIACE, MI DIVERTO.

Non avrei mai pensato che a 41 anni, questo sport mi entusiasmasse in questo modo, ora non resta che pedalare, e il ciclismo è tanta fatica fisica e mentale, la bicicletta è la più nobile invenzione dell’umanità. (William Saroyan).

Comincio a pedalare, non conosco i percorsi della zona, mi butto un po’ su strada e comincio a macinare chilometri e soprattutto a perdere peso più velocemente, sono entusiasta.

Ad ogni uscita alzo l’asticella, e l’entusiasmo cresce sempre di più, un po’ alla volta comincio a capire il mondo della MTB e comincio ad attrezzarmi.

Il 12 ottobre, stanco di pedalare da solo, decido di partecipare alla Granfondo Campagnolo Roma 2014, e proprio in questa occasione faccio la conoscenza dell’amico Riccardo. L’emozione è tanta, è la mia prima volta, e ci sono circa 5000 bikers che partono tutti insieme dal Colosseo, impagabile. Ormai non riesco più a far meno delle uscite in MTB, quindi mi butto alla ricerca di qualche associazione in zona, e finalmente mi presentano Luca, componente dell’ASD MTB Pomezia, da qui la svolta, conosco un gruppo di persone meravigliose, con cui non solo condivido la passione della MTB, ma anche momenti della vita quotidiana, e qui capisco che questo è uno sport di utilità sociale, che attraggono a se, varie categorie sociali e temporali.

Ora torniamo alla salute, nei 3 mesi iniziali avevo perso solo 6kg, nei 3 mesi successivi, siamo a fine novembre, ne ho persi altri 10,5kg e siamo già a meno 16,5kg, gran risultato, tutto comincia ad avere un senso. Le mie uscite in MTB cominciano aumentare, ci sto prendendo gusto, quindi inizio a pormi obiettivi ambiziosi, partecipare ad una Granfondo e soprattutto completarla.

Tutto ciò mi porta a fare un investimento, vendo la mia Big 8 e grazie a Riccardo decido di prendere una biga più performante, una Epic Specialized, e qui la differenza si sente tutta, devo allenarmi più intensamente, nel frattempo ho imparato moltissime cose, tipo latticizzare i pneumatici e fare la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Arriviamo al 29 marzo 2015, ormai il mio peso è sotto controllo, i altri 4 mesi sono arrivato a 77kg, altri 6kg in meno, per un totale di meno 22,4kg, ma soprattutto alle 09:30 sono nella griglia della Granfondo dei Monti Aurunci di Fondi, l’emozione è tanta, la tensione mi fa venire i crampi allo stomaco, poi la partenza, e comincio a pedalare insieme ad altri 800 bikers. Comincia la salita, interminabile, lunga ben 15km, sono stremato, ma non mi fermo neanche per i ristori, concentrato, il tracciato è molto bello e tecnico. A 5km dall’arrivo la stanchezza è tanta, arrivano inesorabili anche i crampi in tutte le parti del corpo, anche sui capelli, stringo i denti e taglio il traguardo, NON SONO ULTIMO, è la mia vittoria personale, sono commosso, emozionato.
Marco Pantani diceva: Il ciclismo a me piace perché non è uno sport qualunque. Nel ciclismo non perde mai nessuno, tutti vincono nel loro piccolo, chi si migliora, chi ha scoperto di poter scalare una vetta in meno tempo dell’anno precedente, chi piange per essere arrivato in cima, chi ride per una battuta del suo compagno di allenamento, chi non è mai stanco, chi stringe i denti, chi non molla, chi non si perde d’animo, chi non si sente mai solo. Tutti siamo una famiglia, nessuno verrà mai dimenticato. Chi, scalando una vetta, ti saluta, anche se ti ha visto per la prima volta, ti incita, ti dice che “è finita”, di non mollare.
Questo è il ciclismo, per me.

Questo è solo l’inizio di una grande avventura, uno stile di vita, dopo Fondi arrivano anche Monte Calvo ad Amaseno, Terre della Maremma a Fonteblanda, Colli della Sabina a Passo Corese, Roccaccia a Tarquinia e infine la 6h di Fiuggi, dove con i miei compagni di squadra, Damiano e Alfonso, arriviamo sul gradino più basso del podio, siamo “Terzi”, e qui c’è l’apoteosi della felicità.

Tutto questo è stato possibile anche grazie all’aiuto di MTB Passione, ma chi sono? Un gruppo di persone che danno la possibilità a tutti di avere un Preparatore Atletico con un investimento moderato. Si svolge tutto on-line, che con applicazioni PC/Mobile, ti permettono di tenere traccia degli allenamenti e con un HelpDesk per personalizzare gli allenamenti e chiedere consigli 24h al giorno. Anche qui sono solo all’inizio, c’è tanta strada, anzi fango, da percorrere, ma credo che con l’impegno e i consigli del gruppo di MTB Passione, credo di poter migliorare ancora, e con il loro aiuto, il mio prossimo obiettivo, molto ambizioso per me, è riuscire a completare la Dolomiti SuperBike del 2016.

Questo articolo vuole essere solo una testimonianza, di aiuto a chi ha intenzione di cambiare stile di vita, più salutare.